domenica 26 novembre 2017

Dizionari di italiano on line.



IL NUOVO DE MAURO




Prefissoidi e suffissoidi.

I più ricorrenti prefissoidi e suffissoidi, derivati da originarie voci latine o greche.

PREFISSOIDI DAL LATINO
aero-: relativo all'aria (aerobico) o agli aeroplani (aeroporto)
quadri-: composto di quattro elementi o ripetuto quattro volte (quadrilatero)

PREFISSOIDI DAL GRECO
auto-: è uno dei prefissoidi più diffusi e, come tele-, può assumere due significati diversi: 'da sé, relativo a sé' (autocontrollo, autoscatto) o 'automobile' (autoambulanza, autocisterna, autoraduno, autostop)
biblio-: libro o relativo al libro (biblioteca)
cosmo-: relativo al mondo o all'universo (cosmopolita)
demo-: popolo o del popolo (demografia); specificatamente da democratico, invece, si ha l'abbreviazione demo- che nel linguaggio politico e giornalistico dà luogo a forme come democristiano, demoplutocratico, ecc.
eco-: ambiente (ecosistema) o relativo all'ecologia (ecotassa); da eco 'ripetizione di un suono' si formano ecografia, ecografo e altri termini tecnici, ma in questi casi eco sarà forma libera e non prefissoide
filo-: che ha amore per (filologia) (questa voce può comparire anche come suffissoide)
idro-: relativo all'acqua (idrorepellente)
mega-, megalo-: grande (megalomania), ma mega-, se anteposto a un'unità di misura, le assegna il valore di un milione (megabyte, megahertz)
miso-: odio o che mostra odio (misantropo)
mono-: uno solo, composto da uno o che ha uno (monopolio)
orto-: corretto (ortografia)
penta-: cinque o composto di cinque elementi (pentagramma)
piro-: fuoco (piromane)
poli-: molto o che ha molti elementi (poliedro)
psico-: mente, anima, relativo alla psiche (psicologia)
tele-: come si è detto a proposito di auto-, è uno dei prefissoidi più ricorrenti e ricco di sfumature; infatti può valere sia 'a distanza' (televisione, telepatia) sia 'televisione' (telefilm, telegiornale, telespettatore) e anche 'relativo al telefono' (telesoccorso, teleselezione)

SUFFISSOIDI DAL LATINO
-cida: che uccide (insetticida)
-fero: che porta o genera (frigorifero, sonnifero)
-ficio: si impiega per formare sostantivi maschili che indicano fabbriche, laboratori adibiti alla produzione, alla lavorazione di ciò che è indicato dal sostantivo di base (bottonificio, calzaturificio, pastificio, zuccherificio); non dà più voci nuove invece l'uso per indicare un'azione o un tipo di lavorazione (artificio)
-forme: forma, che ha forma di (multiforme)
-fugo: che mette in fuga, elimina o  fugge (centrifugo, callifugo)
-voro: che mangia (carnivoro) o che assorbe (idrovoro)

SUFFISSOIDI DAL GRECO
-crate: che ha potere (burocrate)
-crazia: potere (burocrazia)
-fagia: mangiare (antropofagia)
-filia: amore, simpatia, affinità (bibliofilia)
-filo: che ama (bibliofilo)
-fobia: paura, antipatia, ripugnanza (xenofobia)
-fobo: che ha terrore (xenofobo)
-fonia: suono, voce, relativo al suono (stereofonia)
-grafia: scrittura, relativo alla scrittura (dattilografia)
-logia: studio sistematico, trattazione (sociologia)
-mania: ossessione, passione incontenibile (cleptomania)
-patia: sofferenza, sentimento (simpatia)
-teca: raccolta, collezione (enoteca)


mercoledì 22 novembre 2017

Confini e frontiere: il limes romano.



C’è una parola latina che indica l’insieme delle frontiere romane, fin dai tempi di Traiano, dal I secolo d.C., il limes.  In origine con questo termine si faceva riferimento alle strade militari allestite in prossimità delle frontiere. Ma successivamente venne utilizzato per indicare le fortificazioni erette a protezione delle stesse strade, finendo così per acquisire una dimensione geografica e amministrativa, e indicare l’intero territorio delle province di confine.
Quindi nella tarda età imperiale con il termine limes si intendeva una linea di confine, un limite costituito da barriere naturali - che potevano essere di tipo fluviale (come Reno, Danubio, Tigri ed Eufrate), o montuoso (come la catena dei Carpazi in Dacia o dell'Atlante in Mauritania) o infine desertico (come lungo il fronte meridionale dell'Egitto e delle province di Arabia e Siria) – e da barriere artificiali, costruite con scavi, palizzate, torri di avvistamento e fortezze in muratura, lungo le strade di frontiera.
In Europa, dal nord della Britannia fino al Mar Nero, il limes si estendeva per migliaia di chilometri. Oggi, della più vasta e articolata struttura mai costruita nel Vecchio continente restano pochissime tracce. Il limes è scomparso, distrutto dallo scorrere del tempo e dall’agricoltura intensiva che ha trasformato il territorio.
Fonte: Rai Storia

Confini e frontiere: la grande muraglia cinese.

martedì 14 novembre 2017

Il mito di Europa.



L’Europa è un’invenzione dei Greci. 
Il poeta Esiodo (VIII-VII sec. a.C.) è stato il primo a tramandarci questo nome, ed Erodoto (il “padre della storia”) nel V sec. a.C. scrisse: “Per quanto riguarda l’Europa, sembra che non si sappia da dove derivi il suo nome né chi glielo abbia dato”. Per spiegarlo nacque un mito.
A Tiro, sulle sponde asiatiche del Mediterraneo (oggi Libano), viveva una principessa il cui nome era Europa, figlia del re Agenore. Una notte fece un sogno: due terre, che avevano assunto l’aspetto di donne, si disputavano la sua persona. Una, la “terra d’Asia”, voleva tenerla presso di sé, mentre l’altra, la “terra della sponda opposta”, voleva portarla via sul mare per ordine del re degli dèi, Zeus.
La principessa, svegliatasi, andò a cogliere fiori sulla riva del mare. Un toro, possente ma mansueto, emerse dalle onde e convinse la principessa a salirgli in groppa. Si innalzò poi in volo e le rivelò di essere Zeus che aveva assunto le sembianze di toro. La condusse nella grande isola greca, Creta, si unì a lei ed essa divenne “madre di nobili figli”.
L’Europa aveva così ricevuto un nome che ancora oggi resta un mistero per gli studiosi.
I Cristiani cercarono di dare a questa principessa della mitologia pagana un nome cristiano, ma non vi riuscirono, e l’Europa continuò a chiamarsi Europa.
Il fascino esercitato dal mito di Europa è testimoniato dalle tante opere d'arte (sculture, dipinti, mosaici, ecc.) che rappresentano il rapimento della principessa da parte del dio-toro-Zeus (Giove per gli antichi romani), che possiamo vedere nelle ricche dimore dell’antichità in Italia (ve ne sono ben 17 raffigurazioni solo a Pompei), in Gallia, in Gran Bretagna e in Germania. Da questo mito hanno tratto ispirazione molti pittori europei, fino al XVIII secolo.
(Adattamento da Jacques Le Goff, L'Europa raccontata, Laterza)


Fonte: Wikipedia

Studiare e giocare con le coordinate geografiche.

lunedì 13 novembre 2017

La Rosa dei venti.




Rosa dei venti da scaricare

La Carta dei diritti fondamentali dell'UE.

Nel 1999, il Consiglio europeo ha ritenuto opportuno riunire in una Carta i diritti fondamentali riconosciuti dall’UE, per dare loro maggiore visibilità.
La Carta dei diritti fondamentali dell'UE è stata proclamata ufficialmente a Nizza nel dicembre 2000 dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione. 
E' diventata giuridicamente vincolante con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, a dicembre 2009, ed ora ha lo stesso effetto giuridico dei trattati dell’Unione.


La Carta comprende un preambolo introduttivo e 54 articoli, suddivisi in sette capi:

  • capo I: dignità (dignità umana, diritto alla vita, diritto all’integrità della persona, proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, proibizione della schiavitù e del lavoro forzato);
  • capo II: libertà (diritto alla libertà e alla sicurezza, rispetto della vita privata e della vita familiare, protezione dei dati di carattere personale, diritto di sposarsi e di costituire una famiglia, libertà di pensiero, di coscienza e di religione, libertà di espressione e d’informazione, libertà di riunione e di associazione, libertà delle arti e delle scienze, diritto all’istruzione, libertà professionale e diritto di lavorare, libertà d’impresa, diritto di proprietà, diritto di asilo, protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione);
  • capo III: uguaglianza (uguaglianza davanti alla legge, non discriminazione, diversità culturale, religiose e linguistica, parità tra uomini e donne, diritti del bambino, diritti degli anziani, inserimento dei disabili);
  • capo IV: solidarietà (diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione nell’ambito dell’impresa, diritto di negoziazione e di azioni collettive, diritto di accesso ai servizi di collocamento, tutela in caso di licenziamento ingiustificato, condizioni di lavoro giuste ed eque, divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro, vita familiare e vita professionale, sicurezza sociale e assistenza sociale, protezione della salute, accesso ai servizi d’interesse economico generale, tutela dell’ambiente, protezione dei consumatori);
  • capo V: cittadinanza (diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali, diritto ad una buona amministrazione, diritto d’accesso ai documenti, Mediatore europeo, diritto di petizione, libertà di circolazione e di soggiorno, tutela diplomatica e consolare);
  • capo VI: giustizia (diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, presunzione di innocenza e diritti della difesa, principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene, diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato);
  • capo VII: disposizioni generali.
Fonte: EUR-Lex

Prefissi e suffissi.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.

domenica 12 novembre 2017

sabato 11 novembre 2017

I simboli dell'Unione Europea.

L'Unione Europea (UE) è riconoscibile attraverso una serie di simboli, il più noto dei quali è costituito da 12 stelle dorate disposte in cerchio su uno sfondo blu.







Fonte: sito ufficiale dell'Unione Europea

Bandiera europea da colorare

L'UE in sintesi.

Approfondimenti e curiosità tratti dal sito ufficiale dell'UE al seguente link: L'UE in sintesi.