mercoledì 27 dicembre 2017

70 anni e non sentirli.



Oggi la Costituzione della Repubblica Italiana compie 70 anni, infatti fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 1947 per entrare in vigore il 1 gennaio 1948.
Mi piace onorare la ricorrenza con il discorso agli studenti del padre costituente Piero Calamandrei, pronunciato nel 1955 e tuttora disarmante per la sua attualità e bellezza.


domenica 24 dicembre 2017

Famiglie di parole.

Tutte le parole che contengono, in qualche forma, la stessa parola base formano una famiglia di parole.

Le famiglie di parole si possono formare per derivazione "a catena" quando, dopo l'aggiunta di un suffisso (e di un eventuale prefisso), se ne può aggiungere un altro, e l'operazione si può ripetere tre o quattro volte.


Altre famiglie di parole si possono formare con l'aggiunta di una varietà di suffissi a una stessa parola-base.


Se oltre a diversi suffissi una parola ammette anche diversi prefissi, la famiglia diventa ancora più numerosa.


Fonte: Adriano Colombo, Pesare le parole 2, Lulu.com, 2017; Ersilia Zamponi, Quaderno di lessico. Per la scuola media, Mondadori Bruno Scolastica, 1991.

la mappa lessicale di Fernando

la mappa lessicale di Silvia

 la mappa lessicale di Federico

la mappa lessicale di Federica

la mappa lessicale di Fabiola

la mappa lessicale di Marco

la mappa lessicale di Giusy

la mappa lessicale di Michele

venerdì 22 dicembre 2017

Il semaforo e la rotonda.



Stamattina in classe parlavamo di regole, di buona educazione, e di quanto siano importanti i valori del rispetto e dell'attenzione nei confronti degli altri. 
Un esempio dopo l'altro, il discorso è caduto sulla differenza tra semaforo e rotonda: mentre il primo impartisce un ordine a cui l'automobilista deve obbedire tout court, la seconda chiama in causa il senso civico e l'assunzione di responsabilità da parte di ognuno. Infatti, di fronte a una rotonda, ogni automobilista deve innanzitutto fare attenzione agli altri, rispettare la precedenza di chi è in rotatoria, aspettare il proprio turno per passare, fare attenzione a chi sta per entrare. Una situazione non molto diversa da quanto si verifica in classe durante una discussione o un dibattito in cui ognuno deve rispettare i turni di parola (e quindi fare attenzione agli altri, rispettare le precedenze, aspettare il proprio turno, ecc.). 

mercoledì 20 dicembre 2017

Ninna nanna della guerra.



Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili

Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.

Ché quer covo d’assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,
finché dura sto macello:
fa la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.

E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

lunedì 18 dicembre 2017

La tregua di Natale.



Il 25 dicembre 1914, primo Natale della Grande Guerra, accadde qualcosa di assolutamente straordinario a interrompere brevemente la tremenda quotidianità di quell'orrendo conflitto. Sul fronte occidentale, soldati delle trincee nemiche tedesche e britanniche smisero di spararsi addosso e stabilirono una breve tregua, venendosi reciprocamente incontro nella cosiddetta "terra di nessuno" tra le due trincee. Ciascuno poté seppellire i propri morti rimasti in quella zona. Poi disputarono perfino una partita di calcio.
Nell'occasione del centenario della Grande guerra, una famosa catena di supermercati inglese, in collaborazione con la Legione reale britannica, ha girato uno spot che commemora l'evento, donando all'Esercito i proventi delle vendite della barra di cioccolato che si vede nello spot.

La rotta di Odisseo.



Lieto spiegò la vela al vento il divino Odisseo, e sedeva al timone. Con abilità guidava la zattera: e non gli cadeva sulle palpebre il sonno.
Guardava le Pleiadi, e Boote che tardi tramonta, e l'Orsa che chiamano anche col soprannome di Carro: essa gira sempre lì, nello stesso punto e spia Orione. E' la sola stella che non prende parte ai bagni nelle acque dell'Oceano.
Gli raccomandava Calipso, la divina tra le dee, di navigare tenendola sempre a sinistra.
Fonte: Omero, Odissea, Garzanti 1999, p.69.
  1. Quali costellazioni vengono nominate nel testo?
  2. Cos'è una costellazione?
  3. In quale emisfero si trovano le costellazioni nominate nel testo?
  4. Quale punto cardinale è correlato alla costellazione dell'Orsa?
  5. Di conseguenza, verso quale punto cardinale sta navigando Odisseo?

N.B.
Nel testo si fa riferimento alla costellazione dell’Orsa Maggiore, che gli antichi utilizzavano come punto di riferimento per orientarsi. Omero dice che questa costellazione non si tuffa mai nell'Oceano, cioè, pur ruotando nel cielo, non tramonta mai, rimanendo sempre visibile. In termini moderni è quella che chiamiamo una costellazione circumpolare.
Oggi il nostro punto di riferimento per individuare il nord geografico è la stella Polare, che fa parte della costellazione dell’Orsa Minore o Piccolo Carro. Ma al tempo di Omero era l'Orsa Maggiore. Questo cambiamento è avvenuto a causa di un fenomeno che prende il nome di "precessione degli equinozi" e che consiste nello spostamento dell’asse di rotazione terrestre. La posizione dell’asse di rotazione terrestre si sposta lentamente sullo sfondo delle stelle fisse. E’ un po’ quello che accade alle trottole, che quando perdono vigore, oltre a girare su se stesse, mostrano il lento ruotare dell’asse di rotazione. La trottola del mondo si comporta allo stesso modo. La terra compie un giro su se stessa in un sol giorno e il suo asse di rotazione invece compie un giro completo in quasi 26.000 anni, per cui, al trascorrere dei millenni, l’asse - che si sposta continuamente - punta in direzione di stelle diverse. La direzione dell’asse di rotazione terrestre rappresenta la direzione del nord geografico.