sabato 27 gennaio 2018

Il diario e l'albero di Anna.



La graphic novel di Anna Frank ci ha molto incuriosito. Durante la settimana l'abbiamo ogni giorno un po' letta, sfogliata, assaporata. E oggi parlare di lei è stato inevitabile e anche prevedibile. Ma parlare del suo albero è stato, per tutti, un fatto inaspettato. 
Ecco com'è andata.
Innanzitutto ci siamo messi in cerchio e abbiamo letto le pagine del diario in cui Anna parla del suo castagno. Sono sorte molte domande e molte curiosità, soprattutto su quest'ultimo, così abbiamo letto la sua storia (L'Albero di Anne Frank) e, in seguito (dulcis in fundo) abbiamo letto e sfogliato l'incipit de L'albero di Anne.
Solo a questo punto, e con tutta calma, abbiamo condiviso le nostre riflessioni, impressioni, sensazioni. Le mani alzate sono state molte. Ogni mano alzata ha ricevuto un biglietto-foglia che, alla fine della condivisione, è stato consegnato anche agli altri. 
Quindi è venuto il momento della scrittura. 
I pensieri, le riflessioni, le sensazioni e i messaggi sono stati scritti di getto e condivisi un'ultima volta, prima di andare a farsi foglie su un vero albero (non un castagno, ma un piccolo vecchio albero d'abete, reduce da chissà quanti Natali, ormai secco e riciclato per l'occasione). Adesso sono esposti nell'atrio della scuola. 


Sono grata alla collega Sabrina Pallara che ha ideato l'attività sull'albo illustrato. Da lei ho preso spunto.
L'idea di riutilizzare il vecchio abete, invece, spetta alla mia collega di sostegno, Marilena Di Pumpo.

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