venerdì 22 novembre 2024

Due monologhi interiori per il 25 novembre (scritti con l'aiuto di Gemini)

FRANCESCA DA RIMINI

Amor ch'a nullo amato amar perdona... Chi mai avrebbe potuto immaginare che un sentimento così potente potesse condurmi all'Inferno? Mi ritrovo qui, condannata all'eterna pena, insieme all'uomo che ho amato. Un amore nato in un soffio, sbocciato nell'ombra di un matrimonio combinato, un accordo tra famiglie, come se i cuori non avessero voce in capitolo. Gianciotto, il mio sposo, un uomo buono, ma così diverso da me. Paolo, suo fratello, l'anima gemella che il destino ci ha negato. La nostra storia è un monito, un grido silenzioso contro un mondo che costringe le donne a sacrificare la propria felicità sull'altare di convenzioni arcaiche. Eppure, anche nell'abisso, l'amore continua a bruciare. Caina attende chi a vita ci spense, gridiamo all'unisono, ma non c'è odio nel nostro cuore, solo un profondo dolore per un amore impossibile. In questo 25 novembre, vorrei che le donne di tutto il mondo potessero essere libere di amare, senza paura di giudizi o punizioni. Vorrei che l'amore non fosse più un crimine, ma un diritto inalienabile.

***

GIANCIOTTO MALATESTA

Caina attende chi a vita ci spense... Le loro parole mi rimbombano nelle orecchie, un'accusa che mi perseguita nell'eternità. Ero un uomo ferito, tradito nella cosa più sacra: l'onore. Come potevo accettare di condividere mia moglie con mio fratello? La rabbia mi ha accecato, mi ha spinto a compiere un gesto impulsivo, irreparabile. Eppure, anche io sono una vittima. Vittima di un sistema che mi ha imposto un matrimonio di convenienza, di un amore non scelto. Ora mi trovo all'Inferno, condannato a un'eterna sofferenza, eppure non riesco a provare rimorso. La gelosia mi ha consumato dall'interno, mi ha trasformato in un mostro. In questo 25 novembre, mentre il mondo si unisce per condannare la violenza sulle donne, io posso solo riflettere sul mio errore. La violenza non risolve nulla, anzi, la alimenta. Se avessi saputo ascoltare il mio cuore, forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma è troppo tardi per i rimpianti.

***

Le parole di Francesca e Gianciotto ci invitano a riflettere sulla complessità della violenza di genere. Da un lato, abbiamo Francesca, vittima di un sistema che le nega il diritto di scegliere il proprio amore. Dall'altro, abbiamo Gianciotto, un uomo ferito che reagisce con violenza. Entrambi sono prigionieri di un destino che li trascina verso l'abisso. La loro storia ci ricorda che la violenza è un fenomeno con radici profonde nella cultura, nella società e nei rapporti di potere.

  • Art. 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.  
  • Art. 29: Il matrimonio è basato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a tutela dell'unità della famiglia.

Questi principi, in teoria, dovrebbero garantire alle donne una vita libera da ogni forma di violenza. Tuttavia, la realtà mostra come la violenza di genere sia ancora un fenomeno diffuso e radicato nella nostra società.

È fondamentale promuovere una cultura del rispetto e dell'uguaglianza di genere, contrastare gli stereotipi e garantire alle vittime la protezione e l'assistenza di cui hanno bisogno.

Noi ragazzi desideriamo avere genitori e adulti che ci sappiano trasmettere valori di uguaglianza e rispetto; adulti che ci insegnino comportamenti rispettosi e paritari, sia in famiglia che nella vita sociale. Noi ragazzi e ragazze dobbiamo capire che  rispettare gli altri è il primo passo per costruire una società più giusta e sicura.

domenica 17 novembre 2024

Las Mariposas. Alle origini della Giornata Internazionale del 25 novembre.

Rispondi. 

...PER CONCLUDERE (testo collaborativo redatto con l'ausilio di Gemini)

Il 25 novembre non è una data qualsiasi. È il giorno in cui ricordiamo il coraggio e il sacrificio delle tre sorelle Mirabal, conosciute come "Las Mariposas" (Le Farfalle). 
Patria, Minerva e Maria Teresa erano attiviste politiche dominicane che si opponevano alla dittatura di Trujillo. Purtroppo, il loro impegno per la libertà costò loro la vita: vennero assassinate il 25 novembre 1960.
La loro storia è diventata un simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne e per i diritti umani. In loro onore, l'ONU ha istituito il 25 novembre come Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne.
La poesia che state per leggere è ispirata proprio alla vita e alle parole di Minerva Mirabal, una delle tre sorelle.

Ventunesimo secolo. Sembra un'eternità.
Eppure, le nostre voci risuonano ancora.
Non siamo solo un ricordo, un nome su un calendario.
Siamo un grido, un’eco che si propaga.

25 novembre, un marchio indelebile.
Non solo una data, ma un simbolo di resistenza.
Un mònito per chi dimentica, un faro per chi cerca.
Un inno alla vita, alla libertà, alla speranza.

Le farfalle non si arrendono.
Anche frantumate, continuano a volare.
Nei nostri cuori, nei nostri sogni,
La loro eredità vive, pulsante.

Non più solo sorelle, ma un simbolo universale.
Un vessillo contro ogni forma di violenza.
Un monito per gli oppressori, un’ispirazione per gli oppressi.
Un futuro che si costruisce, mattone dopo mattone.

E così, ogni anno, il 25 novembre ritorna.
Non solo per piangere le vittime, ma per celebrare la vita.
Per ricordare che la lotta continua, che la speranza non muore mai.
Perché le farfalle, anche ferite, continuano a volare.

martedì 12 novembre 2024

ADDIO AI MONTI - ADDIO A...

                           

ADDIO alla mia bellissima infanzia
e a tutte le cose che ho vissuto
ADDIO ai cartoni animati e a tutti i giochi
al microfono finto con cui mi divertivo a fare i concerti
alla collezione di pupazzi con cui giocavo a fare l’insegnante
ADDIO a quel libro pop up che mi faceva tanto ridere
al pallone comprato dai “cinesi”, con cui ho trascorso tante calde giornate estive a giocare con gli amici
ADDIO alle sessioni intensive di partite a biliardino che hanno fatto passare l’estate come un lampo: grazie a voi ho fatto tante amicizie

ADDIO al mio passato
alla piscina
al flauto
alla mia vecchia bici
al parco giochi dove andavo con mia madre
alla scuola di ballo che era la mia passione
alle mie scarpe preferite che ormai sono troppo piccole
alla mia capretta morta
al covid
ADDIO Monster e Goku perso dietro un divano
ADDIO Parigi, Londra, Vienna, New York: quanti bei ricordi
ADDIO alla scuola primaria
dove ho passato giorni belli e giorni brutti
dove ho incontrato i miei primi veri amici
ADDIO alle poesie che la maestra ci faceva imparare a memoria
ADDIO ai quaderni con i margini

ADDIO ai miei capi scout e alla sestiglia dei gialli che mi hanno insegnato ad apprezzare i valori e mi hanno costretto a mettermi in gioco e a capire cos’è il senso di responsabilità
ADDIO agli scout e alle promesse fatte
ADDIO ai vecchi occhiali che ho cambiato per quelli che ho adesso
ADDIO alla canzone che mi cantava sempre mio nonno
ADDIO nonno con cui ho passato tutti quei pomeriggi che mamma non c’era
nonno a cui non posso più dire “ti voglio bene” e mi sento in colpa per non aver passato più tempo con te
ADDIO nonna
ADDIO al piccolo me del passato
quel bambino che non credeva in se stesso e rimandava sempre tutto al giorno dopo

ADDIO alla vecchia me
quella bambina che riusciva a parlare con tutti senza essere timida
quella bambina che ogni volta prima di uscire si preoccupava del suo aspetto
ADDIO a quella casa, piena di ricordi e amore, che mi ha visto crescere
ADDIO alla scuola media
alla lavagna interattiva
alla prof. che mi ha fatto amare la lettura in così poco tempo
ADDIO a tutte queste cose
Questi addii non sono solo tristi, ma sono liberatori
Non mi sento ancora pronta a dire addio a questa bella classe che mi ha accompagnato dal 2022 al 2025

Classe 3^B
a.s. 2024-25

lunedì 11 novembre 2024

IL SUO PIEDE DESTRO di Dave Eggers.


In classe abbiamo letto e discusso questo testo, che offre molti spunti di riflessione e di collegamento con la storia, la geografia e anche l'attualità. 
Durante la lettura abbiamo osservato che IL SUO PIEDE DESTRO:
  • E' un testo espositivo-argomentativo: espositivo nella prima parte, in cui racconta la storia della Statua della Libertà con la documentazione di fatti, date, cifre, nomi; argomentativo nella seconda parte, in cui porta avanti la tesi e gli argomenti dell'autore Dave Eggers.
  • E' un testo a tesi: la tesi dell'autore è che la Statua della Libertà cammina, perché non è stata rappresentata in una posizione statica, ma con il piede destro che si sta per sollevare e con la gamba destra che sta per compiere un passo.
  • Gli argomenti a sostegno della tesi sono tre: 
    1. Se la Statua della Libertà è il simbolo della libertà, se ha accolto milioni di migranti negli Stati Uniti, allora come può restare ferma?
    2. La libertà dall'oppressione non è qualcosa che si ottiene restando fermi, ma è qualcosa che richiede azione, coraggio, non immobilità né indifferenza.
    3. Anche la Statua della Libertà è un'immigrata.
  • La conclusionePer accogliere chi è povero, chi è stanco, chi lotta per respirare libero, la statua non si accontenta di aspettare. Deve andargli incontro in mare aperto (infatti è rivolta in direzione sud-est, verso l'oceano). E tutto questo non può finire.
Il libro illustrato si chiude con la poesia di Emma Lazarus THE NEW COLOSSUS, il cui testo è inciso su una targa collocata proprio nel piedistallo della Statua della Libertà. 


  1. Comincia dal titolo: IL NUOVO COLOSSO. A cosa si riferisce? Cos'è un colosso? Perché “nuovo”?
  2. I primi due versi della poesia si riferiscono a un "vecchio colosso" in contrapposizione con il "nuovo" del titolo. Anche all'inizio della seconda strofa, l'espressione "antiche terre" si riferisce a una contrapposizione tra vecchio e nuovo. Analizza meglio: con quali parole viene definito il "vecchio" colosso? Di quale antico colosso si tratta? A cosa si riferisce l'espressione "antiche terre"? 
  3. A partire dal verso n.3 il testo parla della Statua della Libertà. Riassumi il contenuto dei versi 3-8.
  4. La seconda strofa è un testo virgolettato. Spiega perché. 
  5. Spiega l'appellativo di "Madre degli Esuli" facendo riferimento al testo della poesia. 
  6. Adesso considera nuovamente la contrapposizione tra vecchio e nuovo, di cui al punto 2. In cosa differiscono VECCHIO e NUOVO?
  7. Quali conclusioni puoi trarre?

martedì 22 ottobre 2024

Gli emigranti


GLI EMIGRANTI di EDMONDO DE AMICIS (1846-1908)

Cogli occhi spenti, con le guancie cave,
Pallidi, in atto addolorato e grave,
Sorreggendo le donne affrante e smorte,
Ascendono la nave
Come s’ascende il palco de la morte.

E ognun sul petto trepido si serra
Tutto quel che possiede su la terra.
Altri un misero involto, altri un patito
Bimbo, che gli s’afferra
Al collo, dalle immense acque atterrito.

Ammonticchiati là come giumenti
Sulla gelida prua morsa dai venti,
Migrano a terre inospiti e lontane;
Laceri e macilenti,
Varcano i mari per cercar del pane.

Traditi da un mercante menzognero,
Vanno, oggetto di scherno allo straniero,
Bestie da soma, dispregiati iloti,
Carne da cimitero,
Vanno a campar d’angoscia in lidi ignoti.

Vanno, ignari di tutto, ove li porta
La fame, in terre ove altra gente è morta;
Come il pezzente cieco o vagabondo
Erra di porta in porta,
Essi così vanno di mondo in mondo.

Pur nell’angoscia di quell’ultim’ora
Il suol che li rifiuta amano ancora;
L’amano ancora il maledetto suolo
Che i figli suoi divora,
Dove sudano mille e campa un solo.

E li han nel core in quei solenni istanti
I bei clivi di allegre acque sonanti,
E le chiesette candide, e i pacati
Laghi cinti di piante,
E i villaggi tranquilli ove son nati!

Addio, fratelli! Addio, turba dolente!
Vi sia pietoso il cielo e il mar clemente,
V’allieti il sole il misero viaggio;
Addio, povera gente,
Datevi pace e fatevi coraggio.

Stringete il nodo dei fraterni affetti.
Riparate dal freddo i fanciulletti ,
Dividetevi i cenci, i soldi, il pane,
Sfidate uniti e stretti
L’imperversar de le sciagure umane.

martedì 1 ottobre 2024

Predicazione verbale e nominale.

  1. Il mio gatto miagola
  2. Il mio gatto è
  3. Il mio gatto è pigro
  4. Giorgio sembra
  5. Giorgio sembra triste 
  • PREDICAZIONE VERBALE ->  il verbo predica, cioè “dice qualcosa” del soggetto, ad esempio “miagola”. Nella predicazione verbale il verbo ha funzione di “predicato”.
  • PREDICAZIONE NOMINALE -> c’è il verbo essere che non predica, perché è troppo debole per dire qualcosa del soggetto (il mio gatto è....???), invece a predicare è una parte nominale: il nome o l’aggettivo predicano, cioè “dicono qualcosa" del soggetto, ad esempio “è pigro”. Nella predicazione nominale il verbo essere ha la funzione di “copula”, cioè serve solo a unire il soggetto con la parte che predica (nome o aggettivo).
  • VERBI COPULATIVI -> L’ultima frase, Giorgio sembra triste, ci fa capire che ci sono altri verbi deboli, che funzionano come il verbo essere. Si tratta di verbi come: sembrare, parere, apparire, diventare, divenire, risultare, ecc.

mercoledì 29 maggio 2024

E PER LE VACANZE? Qualche proposta di lettura e un contest.

Care mie classi,
durante quest'anno scolastico abbiamo letto e parlato molto della lettura, della sua utilità, di quanto sia coinvolgente riuscire a entrare nella "zona di lettura", isolandosi da tutto il resto, per immergersi nel flusso e nella bellezza di una storia. 
Alcuni di voi, che prima non lo erano, sono diventati lettori abituali, e ciò per me è una grande soddisfazione. Pertanto, per le vacanze estive, ho deciso di non assegnarvi compiti, ma quattro proposte di lettura.
Ecco cosa dovete fare:
  1. leggere un libro a scelta tra i seguenti quattro:
  2. leggere un secondo libro a vostra scelta. Per facilitarvi, vi lascio il link di un blog di recensioni di libri adatti a voi, scritte da ragazzi come voi: https://www.qualcunoconcuicorrere.org/. Oppure potete consultare le pagine SEGNALIBRO della vostra antologia, che sono sempre a cura dei ragazzi di Qualcunoconcuicorrere
  3. (facoltativo e solo per coloro che osano volare alto) partecipare al contest "Caro autore ti scrivo..." seguendo le istruzioni presenti al seguente link https://www.pordenonelegge.it/notizie/ecco-caro-autore-ti-scrivo-2024. In palio ci sono bellissimi libri.
A settembre condivideremo le nostre letture e le nostre eventuali esperienze relative al contest.
Buone vacanze e buone letture.
La vostra prof.

P.S. Mi chiedete come fare per procurarvi i libri. La risposta è semplice: andate in biblioteca. La Biblioteca Comunale di Torremaggiore è sempre aperta ed è presente anche sui canali social.

sabato 25 maggio 2024

Santë Martinë


‘A nègghië sópë i còppë a púndë 

stëzzëchiànnë ‘nghìɜnë,

e sòttë u maèstrɜ

lùcchëlë e šcúmëjë u mɜrë;


ma pi víjë du paésë

pu mùst’ ca vòllë ‘ndi tínë

c’ sèndë na ddórë àsprë dë vinë

ca l’ànëmë fa alleríjë alleríjë:


Ggirë sópë i cèppë ppëccɜ

u’ spiëtë šcuppëttànnë

sta u cacciatórë fëšcànnë

‘nnànzë a’ pòrtë a cchiamëndà’ 


méz’ i nuvëlë rusciàstrë

stòrmë dë vucíllë nírë

ca còm’e pënzírë cë në fùjënë 

díndë o’ tramòndë migrɜnë.