mercoledì 23 maggio 2018

L'albero Falcone.

C'è un albero sempreverde, a Palermo, che è diventato un simbolo. Sul suo tronco ci sono decine e decine di messaggi, dediche, poesie, disegni. Da lontano vengono a migliaia, come in pellegrinaggio, per sostare, lasciare un biglietto, una firma, una traccia. Quest'albero si trova davanti a quella che fu l'abitazione del giudice Giovanni Falcone e perciò è stato chiamato "albero Falcone". 
Ogni anno, il 23 maggio, l'albero Falcone è meta dei cortei che percorrono le strade di Palermo per commemorare il giudice ucciso dalla mafia proprio quel giorno, il 23 maggio 1992. L'albero Falcone è un monumento vivente. Sempreverde. E' il testimone silenzioso e tenace di ciò che Falcone ha fatto, del suo coraggio, del suo eroismo e del suo sacrificio. E' un invito a impegnarci, coraggiosamente, nel nostro piccolo, per una società migliore, libera da ogni tipo di mafia e da ogni forma di illegalità. 




Sul sito internet della Fondazione Falcone c'è una sezione dedicata all'albero, dove è possibile leggere e scrivere messaggi, pensieri e poesie: L'albero.
Dopo aver discusso sulla ricorrenza e sul significato del 23 maggio e dopo aver visto i video, ecco cosa hanno scritto gli alunni e le alunne di 1F. Questi sono i loro messaggi da lasciare sull'albero.

Mai più paura!
Mai più soli!
Tutti insieme
anche se con molti affanni
vinceremo la mafia
nel ricordo di Giovanni!
(Francesca M.)

Abbassate le armi e alzate le bandiere con il segno della libertà e dell'alleanza.
Da soli siamo deboli e indifesi e voi ne approfittate.
Quando siamo insieme siamo forti e quindi cercate di separarci.
Voi avete le armi, ma noi abbiamo la scuola.
Voi avevate paura di Falcone e ne avete ancora.
Tutti vi odiano e vi disprezzano per le cattiverie che realizzate.
(David)

La mafia ha paura della scuola perché la scuola è di più, invece la mafia è di meno. (Giulia)

Giovanni Falcone era un giudice molto famoso perché combatteva la mafia, i criminali, i ladri, i cattivi. Fu ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 a Palermo.
L'albero è bel un simbolo perché è il simbolo della legalità. (Irinel)

Oggi, 23 maggio 2018, si ricorda un giudice famoso di nome Giovanni Falcone, morto nel 1992 a Palermo, a causa di una bomba fatta esplodere sull'autostrada mentre passava la sua auto. Davanti a casa sua oggi si trova l'albero Falcone. Lui fu ucciso dalla mafia insieme alla sua famiglia e alla sua scorta. Paolo Borsellino, anche lui giudice come Falcone, suo amico e collega, fu ucciso anche lui dalla mafia. Per me tutto questo è ingiusto, perché loro svolgevano il loro dovere. (Michele M.)

Giovanni Falcone, mi dispiace che sei morto. E' morto pure Paolo Borsellino. Però c'è un albero sempreverde davanti al tuo palazzo. E ogni 23 maggio si fa un corteo e arrivano in tanti davanti a quell'albero. (Antonio)

Se la mafia tornerà, tutta l'Italia la caccerà.
La mafia non la rispettano.
I poliziotti li arrestano.
Non è giusto che la mafia abbia ucciso Giovanni.
Ingiustizia!
(Anamaria)

La mafia ha ucciso tante persone, tra cui Falcone e Borsellino, e anche altre persone di cui non sappiamo neanche il nome. Ci sono persone terrorizzate dalla mafia, perché ogni giorno sono minacciate e possono morire. Però noi dobbiamo lottare contro la mafia, non solo per noi, ma anche per loro. Come Falcone e Borsellino. Tutti noi abbiamo un pezzo di Falcone e Borsellino dentro. (Federico B.)

La mafia è qualcosa di brutto e malvagio.
Mi dispiace per tutti coloro che sono morti ingiustamente.
Anche per il giudice Falcone: un grande giudice, una persona molto in gamba.
L'albero è il suo simbolo ed è un simbolo molto forte.
Siamo tutti come Giovanni Falcone.
Stop alla mafia. (Francesca S.)

Dato che la mafia si è diffusa in tutta Italia, spero che si possa trovare un'altra persona come Giovanni Falcone che lavora con coscienza, qualcuno che lo prenda come esempio e che sa a cosa va incontro. (Silvia)

Il 23 maggio 1992 morì Giovanni Falcone.
Ho provato un sentimento di rabbia, ma allo stesso tempo di tristezza. Rabbia per i mafiosi che lo uccisero, mentre tristezza perché morì. Mi piace pensare che l'albero Falcone di Palermo sia un essere vivente, che sia Giovanni Falcone e che le foglie siamo noi, sempreverdi e sempre forti, con piena voglia di vivere. E mi piace pensare che un giorno possa finire anche la mafia. (Federica)

Oggi, 26 anni fa, è morto Giovanni Falcone, una persona molto speciale che voleva sconfiggere la mafia anche a costo di morire. Per me una persona molto coraggiosa e leale. E se non fosse morto avrebbe di certo sconfitto la mafia. Vorrei dire ai mafiosi che uccidono persone anche innocenti per essere famosi, avere più potere, che invece avranno solo odio e disprezzo. (Vincenzo)

Voi mafiosi che vi fate ricchi ma siete poveri,
voi che ammazzate persone senza un perché,
voi che avete ammazzato il più grande RE,
voi che non sapete quello che fate
e quando qualcuno non vi serve più, lo buttate a mare.
Voi ammazzate pure, però dopo pagate.
Voi, voi, voi,
voi non siete RE.
Siete solo un bicchiere di tè molto piccante che quindi non si può bere.
Ma nell'albero ci sei te,
il più grande re:
GIOVANNI FALCONE.
(Marco)

Penso che le persone che fanno parte della mafia siano diventate degli assassini perché non avevano una famiglia alle spalle che gli offriva aiuto, non avevano un appoggio nei momenti peggiori. Così credo che abbiano scelto la strada più semplice, la più oscura, facendo del male alle persone innocenti. Quindi credo che noi cittadini, se vogliamo, possiamo sconfiggere la mafia, come è riuscito a fare Giovanni Falcone, e bisogna prenderlo come esempio per riuscirci realmente. (Giusy)

Giovanni Falcone è stato un uomo coraggioso a combattere la mafia. Lui diceva che la mafia ha un inizio e una fine, e sperava che finisse prima della fine dell'umanità. Dopo 3 mesi dalla sua scomparsa uccisero anche il suo amico e collega Paolo Borsellino, sotto la casa della madre. Oggi davanti al palazzo dove abitava Falcone c'è un albero chiamato "albero Falcone" che rappresenta tutte le cose che ha fatto Falcone per l'Italia contro la mafia. E' un albero sempreverde.
Giovanni Falcone
era un uomo con tanto cuore
ha voluto sconfiggere la mafia
per l'Italia.
(Marcello)

Giovanni Falcone, tu hai combattuto la mafia e sei stato un vero leone. Noi possiamo essere come te, perché i mafiosi hanno paura della scuola e quindi noi possiamo affrontarli. In tuo onore c'è un albero con il tronco e i rami carichi di tanti ricordi e pensieri per te. Ormai i mafiosi e i camorristi non hanno più speranze a confronto con noi. Noi siamo come Giovanni Falcone, veri leoni per affrontarli. (Federico I.)

La mafia è una banda di criminali che si può sconfiggere, questo ha dimostrato Giovanni Falcone, uno dei più grandi giudici che l'ha combattuta, morto il 23 maggio 1992, ucciso proprio dalla mafia. Lui sapeva di essere nel mirino, ma quando lo intervistavano rispondeva che era un rischio che doveva correre. Tre mesi dopo, il 19 luglio 1992, fu ucciso dalla mafia anche Paolo Borsellino, giudice anche lui, e amico di Falcone. In quegli anni la mafia uccideva tantissimo. Persino Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica, ha avuto un fratello ucciso dalla mafia.
Oggi davanti alla casa di Giovanni Falcone c'è un albero che è il suo simbolo e ogni 23 maggio si va lì a commemorarlo.
Antonino Caponnetto, il giudice che dirigeva e collaborava con Giovanni Falcone, diceva che "La mafia ha più paura della scuola che della giustizia" ed è una frase importante perché significa che la scuola ti insegna a riflettere e a non aver bisogno di chiedere aiuto al mafioso di turno. (Giuseppe)

Giovanni Falcone, il primo tra tanti che hanno combattuto la mafia, è l'uomo giusto che conosce il vero senso del dovere. Giovanni non si è mai arreso e sapere che il 23 maggio 1992 è morto mi ha fatto venire da piangere.
Giovanni, vissuto a Palermo, secondo me con le sue parole mi ha e ci ha fatto capire, a noi italiani,  che è possibile cambiare le cose. Infatti la mafia oggi, nel 2018, è ancora potente, ma grazie all'unione tra forze dell'ordine, scuola e governo possiamo sconfiggere ciò che è stato creato solo per il potere da persone ricche ma "ignoranti".  
Falcone diceva: "Non è importante stabilire se uno ha paura, ma è importante convivere con la propria paura, senza farsi condizionare". Lui sapeva di correre il rischio di morire e quando lo intervistavano rispondeva semplicemente: "Sì, è un rischio reale". Dopo la sua morte i cittadini di Palermo andarono spontaneamente a riunirsi sotto la magnolia che poi prese il nome di "albero Falcone", che si trova davanti al condominio dove lui abitava.   
La mafia si può sconfiggere e Giovanni lo ha dimostrato.
Ecco chi è Giovanni Falcone: la persona più giusta, sincera, coraggiosa che possa esistere al mondo. (Fernando)


WebDoc di Rai Cultura per la Giornata della Legalità 2018
Comunicato stampa MIUR
La SMS Padre Pio sulla nave della Legalità

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